Behind the Scenes of the Lampedusa Hotspot

Dietro le quinte dell’Hotspot di Lampedusa

The Role of UNHCR Operators in Managing First Aid and Asylum Requests.

During our visit to the Lampedusa hotspot on February 3, 2024, we had the pleasure of meeting three UNHCR operators working at the facility. Their role involves supporting the authorities who, since last June, have entrusted the management of the first aid and reception center for migrants and refugees arriving on the island to the Italian Red Cross.

Firstly, we would like to explain what UNHCR is and how their work in supporting authorities and other organizations, as in the case of Lampedusa, fits into the mandate conferred by the United Nations General Assembly to the Agency. The UNHCR, the United Nations High Commissioner for Refugees, is the world’s leading organization on the frontline of saving lives, protecting the rights of millions of refugees, displaced persons, and stateless people, and building a better future for them. It was founded in 1950 and its work is based on the 1951 Geneva Convention relating to the Status of Refugees.

UNHCR staff provide services in 134 countries worldwide, collaborating with governments, non-profit organizations, and private companies to provide support to people forced to flee and the communities hosting them. The core of UNHCR’s mandate concerns the protection and assistance of refugees, displaced persons, and stateless individuals.

Operators work to implement policies and directives to ensure the protection of refugees, the provision of humanitarian assistance, and the search for durable solutions for refugees. UNHCR operators carry out their protection and assistance work by collaborating with authorities, non-governmental organizations, and other humanitarian agencies. This is the case in Lampedusa, where UNHCR operators assist the authorities by collaborating, among others, with the Italian Red Cross.

During this discussion, we had the opportunity to delve deeper into the specifics of the work of UNHCR operators here in Lampedusa. It is important to keep in mind that people arriving on the island do not stay here for long. Most are transferred on the same day of their arrival. In this condition, UNHCR operators explained that it is important to act quickly. Psychological support, moral support, and assistance in orientation must be provided. Clearly, the operators have different skills from each other, which is why their roles vary in the first aid context.

Later, we learned about how information regarding migrants’ medical conditions and special needs is managed during the registration phase. Upon arrival, migrants have the opportunity to declare any illnesses. These must then be confirmed by a doctor. The treatment of the individual also depends on the illness itself; if a permanent problem arises, such as diabetes, the medical certificate will facilitate the migrant’s integration process to ensure they are always protected. Many other illnesses, however, are contracted during the journey due to stress or poor hygiene conditions and are temporary. One of the most common is scabies, a contagious skin disease often contracted by these individuals in Libyan prisons. The Red Cross operators take care of guests with scabies, administering a treatment with a cream called Permethrin. The medical certificate is very important because it can impact asylum requests.

Speaking of asylum, we also had the opportunity to delve into the process of identifying asylum seekers in terms of adherence to international practices. UNHCR operators explained that people in Lampedusa have the opportunity to express their willingness to seek asylum, while the formalization of the Asylum Request (C3) is a procedure initiated at the police headquarters of the person’s final destination. In most cases, those who arrive do not have documents and are identified based on what they declare. Procedures also vary depending on the nationality of these individuals. Europe, in fact, has a list of countries considered “safe.” For this reason, although the expected access is the same for those arriving from “unsafe” countries, the places and times for asylum requests differ. Furthermore, the law stipulates that individuals with certified vulnerabilities who come from a country considered safe will not be subject to the accelerated procedure under Directive 2013/32/EU (shorter). Although this may seem paradoxical, it actually helps the individual gather more documents to express, substantiate, and finalise their request.

By Carla Bartoli, Marta Sciumé and Roberta Urso.

Il Ruolo degli Operatori UNHCR nella Gestione del Primo Soccorso e delle Richieste di Asilo.

Durante la nostra visita all’hotspot di Lampedusa il tre febbraio 2024 abbiamo avuto il piacere di incontrare tre operatori UNHCR che lavorano presso la struttura. Il loro ruolo è un lavoro di supporto alle autorità che, dallo scorso giugno, hanno affidato la gestione del centro di primo soccorso e accoglienza per i migranti e rifugiati che approdano sull’isola alla Croce Rossa Italiana.

Anzitutto vorremmo spiegarvi cos’è l’UNHCR e come il lavoro a supporto delle autorità e di altre organizzazioni, come nel caso di Lampedusa, rientri nel mandato che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha conferito all’Agenzia. L’UNHCR, “United Nations High Commissioner for Refugees” l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, è la principale organizzazione al mondo impegnata in prima linea a salvare vite umane, a proteggere i diritti di milioni di rifugiati, sfollati e apolidi e a costruire per loro un futuro migliore. La sua fondazione risale al 1950 e il suo lavoro si basa sulla Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati del 1951.

Lo staff dell’UNHCR offre servizio in 134 paesi in tutto il mondo collaborando con governi, organizzazioni no-profit e aziende private per dare sostegno alle persone costrette a fuggire e alle comunità che le ospitano. Il cuore del mandato dell’UNHCR riguarda la protezione e l’assistenza delle persone rifugiate, sfollate e apolidi.

Gli operatori lavorano per implementare le politiche e le direttive per garantire la tutela dei rifugiati, la fornitura di assistenza umanitaria e la ricerca di soluzioni durature per i rifugiati. Gli operatori dell’UNHCR svolgono il loro lavoro di protezione ed assistenza collaborando con le autorità, organizzazioni non governative altre agenzie umanitarie. Questo è il caso di Lampedusa in cui gli operatori UNHCR offrono assistenza alle autorità collaborando, fra gli altri, con la Croce Rossa Italiana.

Durante questa chiacchierata abbiamo avuto modo di approfondire meglio le specificità del lavoro degli operatori UNHCR qui a Lampedusa. È importante tenere a mente che le persone che arrivano sull’isola non restano qui a lungo. La maggior parte vengono trasferite il giorno stesso del loro arrivo. In tale condizione, gli operatori UNHCR ci hanno spiegato che è importante essere veloci. Bisogna garantire sostegno psicologico, supporto morale e aiutare le persone che arrivano ad orientarsi. Chiaramente gli operatori hanno competenze diverse l’uno dall’altro, proprio per questo motivo i loro ruoli variano nel contesto di primo soccorso. Successivamente abbiamo avuto modo di scoprire come vengono gestite le informazioni relative alle condizioni mediche e alle esigenze speciali dei migranti durante la fase di registrazione. I migranti che arrivano infatti, hanno la possibilità di dichiarare patologie. Queste devono essere successivamente accertate da un medico. Il trattamento della persona dipende anche dalla patologia in sé, se si dovesse presentare un problema permanente, come ad esempio un caso di diabete, il certificato di malattia faciliterà il percorso del migrante per far sì che sia sempre protetto durante il percorso di integrazione. Molte altre patologie invece, vengono contratte durante il viaggio, a causa dello stress o delle scarse condizioni igieniche, e sono temporanee. Una delle più comuni è la scabbia, una malattia della pelle contagiosa che viene spesso contratta da queste persone nelle carceri in Libia. I migranti infatti raccontano spesso di questi posti come ambienti piccoli, dove la gente è ammassata e la minima patologia si espande. A occuparsi degli ospiti affetti da scabbia sono gli operatori della Croce Rossa. Più specificamente viene fatto un trattamento con una crema chiamata Permetrina. Il certificato di malattia è molto importante perché può avere un impatto sulle richieste di asilo.

Parlando di asilo, abbiamo avuto modo di approfondire anche il processo di identificazione dei richiedenti asilo in termini di aderenza alle pratiche internazionali. Gli operatori UNHCR ci hanno spiegato le persone a Lampedusa hanno la possibilita di esprimere la volonta di chiedere asilo, mentre la formalizzazione della Richiesta di Asilo (C3) e’ una procedura che viene avviata presso la Questura del luogo di destinazione finale della persona.

Chi arriva nella maggior parte dei casi non ha documenti e viene identificato a seguito di ciò che dichiara. Le procedure inoltre variano in base alla nazionalità di queste persone. L’Europa, infatti, ha una lista di paesi che vengono considerati “sicuri”. Per questo motivo, nonostante l’accesso previsto sia lo stesso per chi arriva da paesi considerati “non sicuri”, i luoghi e i tempi per la richiesta di asilo sono diversi. Inoltre, la legge sancisce che le persone con una vulnerabilità certificata che però vengono da un paese considerato sicuro non verra’ applicata la procedura accelerata in virtù della Direttiva 2013/32/UE (più breve). Nonostante questo possa sembrare un paradosso in realtà aiuta l’individuo a raccogliere più documenti per esprimere, sostanziare e finalizzare la propria richiesta.

By Carla Bartoli Marta Sciumé and Roberta Urso

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